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LA CARIORECETTIVITÀ


La carie costituisce una problematica, un fastidio che affligge la maggior parte delle persone.

Ci sono individui che però, a differenza di altre, presentano una maggiore predisposizione verso questa tipologia di patologia.

Questi individui sono le persone che soffrono della cosiddetta cariorecettività.


Si usa questo termine nel momento in cui la comune carie dentale diventa una patologia cronica. Si evidenzia che suddetta condizione si delinea soprattutto nelle persone che soffrono di asma e in coloro che presentano allergie stagionali. Inoltre, la cariorecettività si manifesta sia in età evolutiva che nell’età adulta.


Nello specifico, ai fini di fornire una definizione più corretta, è possibile affermare che la cariorecettività è la patologia cariosa che si palesa come un processo patologico infettivo e trasmissibile.

Tale condizione è legata al presentarsi in una pellicola ad origine batterica (biofilm) che si forma sulla superficie dentale e che, contestualmente di determinate condizioni orali, risulta particolarmente grave tale da provocare la perdita di struttura del dente stesso (demineralizzazione).

Si ricorda che la carie è il risultato del bilanciamento dinamico tra fattori patologici che conducono alla demineralizzazione e fattori protettivi e che, di controverso, portano alla remineralizzazione dei tessuti dentari.


In particolare, la demineralizzazione è un processo che ha inizio col manifestarsi di una placca acidogenica che fermenta i carboidrati assunti dalla dieta, da cui la produzione di acidi organici. Questi causano il dissolversi parziale dei cristalli minerali (idrossiapatite) che sono gli elementi che costituiscono lo smalto, la dentina e il cemento dei denti, conducendo dapprima all’irruvidimento e successivamente alla cavitazione.

Si ricorda che il processo in esame può essere reso reversibile ad opera di calcio, fosfato e fluoruri. Suddetti elementi creano uno strato mineralizzato e favoriscono una nuova superficie molto più resistente agli attacchi acidi di quella originale.

Dati questi presupposti emerge in modo chiaro quanto sia importante operare in costantemente per evitare le carie con azione preventiva.

Emerge, quindi, che la cura della carie non si limita alla rimozione e alla restaurazione di parti di dente malate poiché non elimina i batteri né blocca la progressione cariosa nel resto della bocca.

Per creare concreti benefici bisogna individuare le cause e concause della patologia.

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